mercoledì 25 marzo 2015

Stereocensioni - Alessio Bondì, “Sfardo”, 2015

Stereocensioni, Stereobus, illimitarte, Mauro Boccuni
Alessio Bondì è una rivelazione nello stanco panorama italico.


Lo dimostra ad esempio “Un pisci rintri t’o panza” posta in sequenza come ultima canzone dell’album di cui sto parlando, intitolato invece “Sfardo”.


Perché cominciare dalla fine quando esiste un lavoro spesso lungo compito dagli autori per indirizzare il processo di ascolto?


Lo scrittore Daniel Pennac ci ha insegnato che il lettore ha ogni tipo di diritto a proposito e io me lo prendo eccome!


Un pisci rintri t’o panza” sembra rivelarci  che la  scrittura di Alessio Bondì possa essersi educata ad altre sensibilità, capaci di fondere con assoluta naturalezza un gusto per la narrazione musicale costituita da spunti formali diversi per estrazione, colti dall'esperienza già portata a compimento 40 anni fa, ad esempio, dal movimento del tropicalismo  brasiliano.



Quell'esperienza però non suona esportata acriticamente da Alessio Bondì ma assimilata con l’intelligenza di chi se ne è affrancato con l’ acerba autorevolezza di chi per ora da segni di vivere ciò che si è, senza portarsi dietro troppi specchi.


Risalendo il fiume verso la prima canzone del cd, troviamo  “iccati sangu”


Ed rieccolo a muoversi su plateau tonali di chitarra in  stile charango. Tutto giocato in armonie ardite, microtoni e escursioni di registro tra tradizioni di canto folklorico siciliano e altre influenze. Ma ecco che quando la ballata sembra arenarsi Bondì inserisce un organico elettrico folk jazz con un flauto a volteggiare come un uccello assieme ai suoi abili salti. Lo accompagna una seconda voce su questa ennesima bella prova di canto, tutte e due nel finale.


Ed è il turno di “sfardo” il brani che dà il titolo all’album


E’ una composizione molto ricca per ispirazione e originalità di assemblaggio.


Un introduzione con aperte dissonanze, una frase in stile da ballata folk che cede il passo alla fascinazione in stile da ballata acustica alla Damien Rice in un crescendo che ispira a Bondì un’evoluzione con echi latino americani per affermare il climax della canzone, tra falsetti  che tendono il testo e lo restituiscono esercitato tra rapide scalette discendenti microtonali e recuperi del volo che ha ingaggiato sul finale. Bravo !


Bondì in “es mi mai” ha facile il gesto stentoreo di una estensione che svetta facile dal registro più sussurato all’urlo da gauchero palermitano. E’ un’altra prova in stile country & western mentre lui recita una sua verità in siciliano


I primi sei brani invece ve li presento in sequenza, così è come se avessi fatto un excursus del lavoro diviso tra il lato B e quello A letto in sequenza.


“di cu sì” è una filastrocca con percussioni e una linea musicale che ha ricorda la semplicità ricorsiva di quelle usate dalla Penguin Cafè Orchestra.
Plettri, legni e percussioni festosi ad invocare tutti i supereroi di un’infanzia con cui Bondì ci saluta.


wild rosalia” è una dedica in stile country ad una selvaggia bellezza che toglie il fiato al nostro Bondì.


In “granni granni” Bondì e la sua chitarra classica offrono echi latino americani per riguadagnare subito una tradizione musicale a cavallo anch’essa country & western. Con forti influenze mediterranee.


in funn’o mare” è una pagina di diario aperta dalle note di una chitarra classica cullate da una partitura per archi. E da una sezione di mandolini per ammirare chissà quale meraviglia in fondo al mare


“vucciria” invece èUn up tempo in stile simil scat su testo in siciliano. Mi ricorda il sound del tropicalismo di Veloso, anzi e lui. E mi piace da pazzi. Questo ragazzo è dannatamente bravo. Una delle prove musicali più interessanti che ho sentito ultimamente.


“rummillu ru voti” è un’altra pagina intima chitarra e armonica a bocca.


Mi piace scrivere delle introduzioni all’ascolto, con qualche inevitabile commento.


Non è stata una recensione perché non le leggo e da questa mancata esperienza ultra decennale, ho imparato a non desiderarla.

Bravo Bondì. In questa prova ha mostrato una forma iniziale di notevole originalità e anche un’ottima abilità musicale. magari ti chiamo per un’intervista a Popòdcast di illimitarte.


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