venerdì 30 marzo 2018

"Lettere scarlatte", Progetto Noah, 2018

Progetto Noah
Progetto Noah
Progetto Noah è una inziativa del cantautore cosentino Tullio Cesario che Alkatraz Management ha ascoltato, conosciuto, apprezzato e inserito nel roster degli artisti da valorizzare attraverso la propria esperienza di promozione dal vivo e di comunicazione presso i media.

Progetto Noah nasce come una estensione dell'attività artistica di Tullio Cesario che, dopo un apprendistato da solista attraverso una gavetta nel laboratorio virtuale dei migliori Maestri di musica rock blues d'oltreoceano, ha sentito il bisogno di farsi accompagnare da un gruppo vero e proprio, in grado di fare emergere l'energia di cui la sua musica necessitava.

Tullio Cesario
Tullio Cesario
Ecco dunque unirsi a Tullio Cesario, nel mesed i dicembre del 2017, Lorenzo Madeo alla chitarra, Mattia de Luca alla batteria (che è anche le batterie del disco) e Giuseppe Paese al basso.

"L.I.G.I.", MM&Backgroundnoise, 2018

Nei post di oggi, vi parlo di due album molto diversi tra di loro, ma accomunati dal fare parte della medesima organizzazione gestionale, la Alkatraz Management.

Ve lo dico con molta serenità, come vi dico, con molta trasparenza, che collaboro con questa realtà perché mi piace come agisce nel mercato della musica dal vivo in Italia per riportare intrattenimento, spettacolo e qualità musicale all'attenzione del pubblico dei club, dei locali.

L.I.G.I, MM&Backgroundnoise
L.I.G.I, MM&Backgroundnoise 
Il primo lavoro che vi presento si intitola "L.I.G.I", acronimo di Lussuria, Invidia, Gola, Ira. ed è a nome dei MM&Backgroundnoise cioè Max Montanari e la sua rock band.

E' l’ep uscito in digital store da qualche mese che rilancia Max Montanari l’ex frontman della hard rock band “Perikolo Generiko” (molto attiva nei primi anni del 2000).

Ho ascoltato in anteprima le quattro tracce che anticipano l'album sui sette vizi capitali, in uscita a maggio 2018.
Sembrano e sono quattro istantanee, quattro demo di un concerto dal vivo, una sorta di bootleg realizzato in diretta dal mix di palco, senza alcun tipo di intervento successivo.
Insomma wquel tipo di "regalo" che un pubblico sudato e divertito, potrebbe trovarsi nel cellulare poche ore dopo una serata, come ricordo di un evento unico ed irripetibile.
Quattro tracce dal deciso impatto hard rock senza inutili fronzoli o forzate ricercatezze da equilibrista circense alle prese con faticosi esibizionismi chitarristici.
Vero e puro solid rock!
Dario Pisapia e Max Montanari (A destra)
Questi salgono sul palco, mettono il jack negli strumenti e partono a spaccare!

"L.I.G.I" ci attende dovunque MM&Backgroundnoise suoneranno nei prossimi mesi.

Io vi proporrò le tracce del lavoro su Mixcloud e sulle liste di Spotify.

E quando incontrerò Max, vi aggiungerò qualche altro dettaglio sul lavoro.


domenica 11 marzo 2018

"L'onda", Mikeless, 2018

Sono 25 anni che seguo gli artisti dell'area indipendente italiana e internazionale perché, al netto dei vaniloqui dei troppi narcisi esclusi dai palcoscenici televisivi, si trovano delle pepite di metalli a cui già il presente assegna una forma di preziosità.

Ed è interessante apprezzare come alcuni di questi artisti abbiano assimilato, con massima proprietà di linguaggio, i valori di base del rock, inteso come ampia piattaforma su cui costruire un set di brani basati sulla "one shot vision" cioè

  1. UN soggetto da raccontare, 
  2. UNA chiave interpretativa per conquistare l'attenzione di un pubblico popolare, 
  3. UN power combo trio, 
  4. UN microfono, 
  5. buona la prima e se possibile...
  6. edizione in monofonia!
Un diver durante un'esibizione di grunge
Un diver durante un'esibizione di grunge
Questa è la magia che ci hanno consegnato il rock 'n roll degli artisti afroamericani, il punk, l'hardcore punk americano e il grunge.

Qualche ascolto sulla rete, 11/03/2018

Qualche ascolto sulla rete, con il corredo di un commento rapido.
Rock it mi suggerisce il brano "Nommo" di Go Dugong, immagino un DJ producer, sinceramente non ho il tempo di verificare mentre scrivo queste poche righe.
"Nommo" è un buon esercizio di mestiere, utile per una installazione o un happening aziendale di un profotto/servizio hi tech.
E' come una bevanda esotica, caratterizzata da sapori tutto sommato innocui al palato, ma confezionati per stupire senza grandi emozioni.
Un prodotto che un qualunque software ben programmato produrrebbe da solo.
Però lo ha fatto Go Dugong che è anche in tournèe in Italia cioè lo ospitano tre club per fare qualche happening notturno per sballati alla moda.
Si vede che moraleggio vero? Tutta invidia per i giovani perché non esco più :)


Vi propongo il video del secondo singolo "Disillusioned" degli A Perfect Circle.
Una band formatasi nella metà degli anni '90 con il nome di Tool, poi separatasi con divorzio non consensuale e quindi riformatasi ne A Perfect Circle da una costola della prima formazione.
Un adult rock melodico, per offrire un indizio iniziale al fine di identificare da che parte sta la band grosso modo.
Di fatto, scrivono e suonano dei piccoli micro drammi da stage musicale con venature metal sinfoniche per l'uso coloristico ed espressivo delle enormi potenzialità timbriche offerte ad un artista giunto al terzo millennio.



giovedì 8 marzo 2018

Kate Bush, "The dreaming", 1992

The dreaming, 1982, Kate Bush
The dreaming, 1982, Kate Bush
Quando l'album "The dreaming" di Kate Bush uscì nel lontano 1982, mostrò al mondo di che pasta fosse fatta questa giovane artista inglese.

Una comedia dantesca di cortometraggi in musica, di mini suite della durata media superiore ai 4', ispirati alle esperienze di una vasta congerie di dannati costretti a vagare nell'interregno tra sogno e realtà.

Un filosofo sufi alla ricerca della conoscenza, un vietnamita impazzito perso dopo decenni nella giungla, un aviatore indomito teso tra la sua amata a la sua causa di traghettatore di anime,
Un manifesto del mago Houdini
Un manifesto del mago Houdini

il mago Houdini che sfida la morte in un abbraccio eterno con la sua amata, un'anima dannata prigioniera della sua casa che è la sua casa stessa, una banda di criminali che falliscono il colpo in banca, un turista distratto in Australia che travolge canguri e aborigeni, un gruppo di anime in pena incapaci di amare in vita.

mercoledì 7 marzo 2018

Dnezzar, "Freischwimmer", 2017

Uno degli aspetti più gratificanti del mio contributo alla causa della promozione degli artisti indipendenti in musica è quel "toc toc" virtuale e non che i musicisti mi fanno dalla buca delle lettere con le loro richieste.

Dnezzar
Dnezzar
Può essere la chat, ad esempio, come è accaduto per Jacopo Mazzer in arte Dnezzar che, molto educatamente mi ha sottoposto all'ascolto della sua seconda nonché recente seconda uscita, "Freischwimmer".

"Freischwimmer" esce nel novembre del 2017, prodotto da Capitano Merletti e Dnezzar stesso.

Cosa c'è in questa mezz'ora scarsa di musica dell'EP?

Trovate una vetrinetta ordinata di cinque dolcetti musicali dalle forme più consuete, cioè sono cinque canzoni, ma dal sapore, se non stupefacente, sicuramente sorprendente per controllo, cura e accostamento di materiali e tonalità cromatiche.
Non in senso musicale.