mercoledì 22 febbraio 2017

C'era una volta Olivetti Ricerca - Parte 1

Multimedialità al pc con cd rom, anni '90
Multimedialità al pc con cd rom, anni '90
Rischio di dimenticare che ventidue anni della mia vita li ho trascorsi facendo formazione per gli adulti, imparando a capire cosa fosse la didattica multimediale, man mano che essa prendeva le prime forme dall'embrione della sola prospettiva tecnologica di cui diversi ex giovani cominciavano ad occuparsi per il futuro che respiriamo oggi.
Quel tipo di energia, infatti, si è tradotto nel tempo in molte delle pratiche di uso comune nel presente.

Schizzo del progetto dello stabilimento Olivetti, Pozzuoli
Schizzo del progetto dello stabilimento Olivetti, Pozzuoli
Venticinque anni fa io sapevo solo che dopo tre colloqui, sei mesi di attesa per capire se ero stato assunto o meno e la constatazione che oltre al corso per agenti di commercio non avevo altre scelte professionali, da Pozzuoli, dalla Olivetti di Pozzuoli ricevo una telefonata di convocazione finale pochi giorni prima di trasferirmi a Napoli, da Bologna.

De Benedetti, l'allora AD della gloriosa società eporediese, aveva ottenuto dallo Stato Italiano oltre 70 miliardi di lire per un ambizioso contratto di programma che prevedeva diversi progetti di ricerca tra cui quello sulle "applicazioni multimediali a diversi ambiti della comunicazione".

giovedì 16 febbraio 2017

La mia febbre del sabato sera di 40 anni fa - parte 2

Riprendo il discorso sulla stagione della "Mia febbre del Sabato Sera" cominciato con un post del 15/02/2017 dal titolo "La mia febbre dei sabato sera di 40 anni fa - parte 1".

John Travolta nei panni di Tony Manero
John Travolta nei panni di Tony Manero
La pubblicazione della colonna sonora del film con John Travolta il 15 febbraio di quarant'anni fa mi ha riportato alla memoria anche le lunghe chiacchierate che mia madre faceva con la moglie di un collega di papà.

Questa famiglia era venuta ad abitare a Ivrea nell'unico palazzo che superava i dieci piani e io mi intrattenevo con il figlio di questa coppia, un quasi coetaneo che aveva qualche disco degli America, la versione easy listening dei gruppi della west coast alla CSN + o senza Neil Young.

mercoledì 15 febbraio 2017

La mia febbre dei sabato sera di 40 anni fa - parte 1

John Travolta In una sequuenza del film "La febbre del sabato sera"
John Travolta In una sequuenza del film "La febbre del sabato sera"
Ho letto che oggi, 15 febbraio 2017, ricorre il quarantesimo anniversario dalla pubblicazione della colonna sonora del film "La febbre del sabato sera" cioè "Saturday Night Fever".

E' stata una stagione di cui ho un ricordo molto vivido e chiaro, complici i miei 14 anni ossia un'età in cui si comincia a mettere i piedi per terra dopo la pre adolescenza.

Senti il corpo che cambia, lo vedi e ti accorgi improvvisamente anche di cose, persone e soprattutto stati d'animo a te noti prima, ma di cui non avevi ancora fatto esperienza diretta.

Castello di Ivrea
Castello di Ivrea
Nel mese di settembre del 1976, abitavo a Ivrea e avevo cominciato il ginnasio.

L'inizio dell'anno scolastico era stato pessimo, anzi decisamente traumatico, abituato, com'ero stato alle medie, a ricevere ottime nonché regolari lezioni a scuola, seguite da un tre ore al massimo di ripassi, esercitazioni o lavori di gruppo assieme ai miei compagni di classe.

venerdì 10 febbraio 2017

Dalida e Luigi Tenco alla ribalta, nelle ristampe Jolly

1977
Oggi si favoleggiano i tempi di 40/45 anni fa per quegli avvenimenti che, per un signore di 54 come me, rappresentavano la quotidianità di un ragazzo assorbito dalla scuola, dai compiti, dalle abitudini familiari, insomma da quel “lessico famigliare”  a cui non possiamo sfuggire, perché è lì che siamo venuti al mondo.
In quel territorio che, per noi, sceglie la narrazione del nostro primo vissuto umano, del cosa e come dirlo, quale sia l’agenda temporale e con chi giocarsela per imparare ad imparare di sé e del mondo.
Icone degli anni settanta
Icone degli anni settanta
In quel humus sociale, diversi anni fa già tanti intellettuali preconizzavano il lato oscuro del predominio economico dettato dalla legge del consumo.
Giradischi anni sessanta
Giradischi anni sessanta
40/45 anni la prima fase della ricostruzione post bellica aveva restituito all'Italia un’idea di speranza accettabile e condivisa dalla popolazione.
Era facile trovare un lavoro, la donna era più emancipata rispetto alla propria madre, il divertimento e la spensieratezza erano un’ipotesi reale, concreta perché circolavano soldi, idee, tecnologia per la casa e la cultura.

lunedì 6 febbraio 2017

“Shoefiti”, Francesco Boni, 2016

Francesco Boni
Francesco Boni
Francesco Boni è un musicista, un compositore, un produttore di Ferrara che grazie alle sue abilità e al suo talento ha compiuto un lungo percorso che lo ha portato a perfezionare l’uso del basso elettrico e del contrabbasso, gli strumenti con cui si identifica e grazie ai quali ha suonato in organici tra i più diversi e ha collezionato una esperienza artistica varia per generi e stili.

Ci siamo conosciuti tramite chat, lui mi ha contattato chiedendo di ascoltare questo suo lavoro “Shoefiti” edito l’anno passato e pubblicato per lo streaming sulla webzine musicale “Rock.It”.
Ho ascoltato con piacere il lavoro e ve ne riporto le impressioni, attraverso le note che ho trascritto nel corso degli ascolti.

Il cd consta di quindici pezzi tra strumentali e un paio di canzoni e sembra suddiviso in due parti, come fossero i tempi di una ideale proiezione di musica per immagini in attesa di shooting. Partiamo dunque!

giovedì 2 febbraio 2017

“The evolution of love”, Wizard, 2016

“The evolution of love”, Wizard, 2016
“The evolution of love”, Wizard, 2016
“The evolution of love” è il titolo del nuovo lavoro dei Wizard (from Napoli), una band storica del territorio napoletano. Il cd è uscito nel 2016, è una auto produzione del trio, un classico power trio di rock la cui sonorità si colloca a cavallo tra l’aggressività dell’heavy metal, la raffinatezza del prog, la pulsazione del funk e la cantabilità del pop.

I Wizard sono Tiziano Favero alla voce e al basso, Rino Musella alla batteria e Marco Perrone alla chitarra, una band che ha le sue radici nel fiorire della no wave degli anni ottanta a cui loro risposero con un sonoro “Grazie! a Noi piace fare altro!”.