mercoledì 14 dicembre 2016

Egocentrismo: la lezione di David Foster Wallace - Nuovo e Utile

Egocentrismo: la lezione di David Foster Wallace - Nuovo e Utile

Ho letto con interesse questo articolo di Annamaria Testa perché stimo la qualità del pensiero che anima la donna dietro l'autrice, la copy, la studiosa dei processi di comunicazione.
La seguo su NEU, il suo blog da cui tutti, senza alcuna eccezione, dovremmo trarre ispirazione per mettere in discussione le nostre abilità di scrittura e in particolari quelle per il web, da cui molti dipendono ma che ignorano commettendo spesso tanti danni. Come forse starò facendo anche io. Proprio ora, chissà :)

Questo articolo apre un dibattito sulla disponibilità ad affrontare uno dei più temuti demoni della nostra società, forse addirittura il più ignorato in verità ossia l'egocentrismo.

Annamaria Testa apre il post con lo speech che l'autore americano David Foster Wallace tenne al Kenyon College in occasione dell'anno accademico allo scopo di sollecitarli ad una riflessione sul reale significato del loro percorso di studi umanistici.

David Foster Wallace cita la storiella intitolata "Questa è acqua" per mettere in evidenza quanto ciascuno di noi sia vittima del proprio egocentrismo al punto di non vedere, di non percepire letteralmente la realtà che ci circonda per quanto si è immersi nella narrazione dell'universo emotivo che abbiamo costruito nella nostra mente e che portiamo dietro comunque, fieri o meno che possiamo esserne. Solo perché non solo non potremmo farne a meno, ma perché corrisponde a quello straccio o a quel tanto decantato esempio di virtù che siamo per noi stessi in primis.

Annamaria Testa ricorda che lo speech venne scritto e letto nel 2006 quando la realtà dei nostri tempi era ancora da immaginare.
Le parole di David Foster Wallace quindi tornano di monito, di invito a scavalcare sempre l'idea stessa che esista UNA SOLA identità per ciascuno di noi e che questa/e identità chiedano periodicamente una revisione critica.
Ma l'invito più interessante dell'autore è rivolto ad incontrare il nostro prossimo, a riconoscerci in ciascuno degli umano che incontriamo come un altro IO con dolori, rabbia, entusiasmi e desideri analoghi ai nostri.

Non ci sono intenti moralistici in Wallace, né tanto meno in me poi.

Però qualche giorno avevo scritto un post in cui dicevo che io cerco il noi e osservo il prossimo come una immensa biblioteca.

Lo confermo

lunedì 25 luglio 2016

Øen Zero Estensioni Neuronali - "La Porta Stretta" - La radio playlist

"La Porta Stretta", 2015, pop, rock, Europa, Italia
"La Porta Stretta", 2015
Una playlist ispirata all'album "La Porta Stretta" degli Øen - Zero Estensioni Neuronali, il progetto musicale di Piero Ducros D'Andria, chitarrista, compositore e produttore napoletano.

"La Porta Stretta" è uscito nel 2015, è uno degli album più pregevoli di pop rock prodotto in Europa, in italiano che io abbia ascoltato nell'ultimo lustro.

Perché ascoltare "La Porta Stretta"?

domenica 24 luglio 2016

"Io sto con la sposa" - Emigrazione, guerra e accoglienza. Regole comunitarie vs regole dell'Umanità

Copertina del dvd "Io sto con la sposa", 2014
"Io sto con la sposa" è il titolo di film documentario uscito nel 2014 grazie ad una produzione Gina Films finanziata con un raccolta di fondi dal basso altresì più nota come crowdfunding.

La regia del film è attribuita a tre autori di cui vi parlerò nel corso del post, Gabriele Del Grande, Khaled Soliman Al Nassiry e Antonio Augugliaro.

Il film riassume la proposta che gli autori suggeriscono ad un gruppo di migranti dalla Siria di rendere possibile il loro desiderio di raggiungere la Svezia dall'Italia, dove si trovano in quel momento ossia nel 2013, nel novembre del 2013.

venerdì 22 luglio 2016

"musica sottile" di Girolamo De Simone. Il diario musicale di un Maestro napoletano che gira attorno alla propria anima inquieta.

Girolamo De Simone cd QAF libro musica sottile Guida editore

Le recenti pubblicazioni artistiche del Maestro Girolamo De Simone - il cd QAF e il volume "Musica sottile" - tendono esplicitamente al confronto con la linea di confine che divide, idealmente, ciò che E' - per noi che lo percepiamo - dall'ignoto, immaginato come una potenzialità di cui nutrire le trame sottili di un linguaggio musicale che si fa vita.

mercoledì 20 luglio 2016

Smartphone, star, concerti e trasformazioni della societa

Smartphone, star, concerti e trasformazioni della societa
Questo è un post ispirato ad un altro post pubblicato da Cultora poc'anzi, mercoledì 20 luglio 2016

Fa leva sulle parole con cui la cantante Adele si è rivolta ad una sua fan che, anziché seguirla come una normale spettatrice avrebbe fatto solo 10 anni fa, ha superato la soglia della decenza portando con sé addirittura il cavalletto per fare una ripresa ad hoc della sua esibizione.

Ora, a parte il fatto che il gesto fosse palesemente premeditato a tal punto da superare non solo la tradizionale tolleranza dell'audiovisivo lo-fi di un evento, ma addirittura la tracotanza con cui quella scelta di ripresa illegale sia percepita come un PUNK DIRITTO sacrosanto del popolo che ne inficiava un altro sancito dalle leggi del copyright, Adele ha squarciato dall'alto della sua posizione di leadership popolare la coltre delle regole sociali non scritte del "tutto è permesso, nulla è proibito" del web come lo abbiamo conosciuto fino ad oggi.
E non è cosa da poco nel silenzio del politically correct, del "volemose bene", del "tutto in pasto ai leoni del web, tanto oramai non si torna più indietro".


lunedì 9 maggio 2016

Parlando ancora della Nostra signora del Canyon, ossia Miss Joni Mitchell.

Joni Mitchell, dipinto di Brittany Schweizer
Joni Mitchell, dipinto di Brittany Schweizer
In un precedente post, ho scritto qualche nota introduttiva, forse anche vagamente dispersiva (ma chi se ne importa. E' un diario, il mio diario online) sulle tensioni affettivo/relazionali che hanno caratterizzato la vita della Nostra signora del Canyon, ossia Miss Joni Mitchell.

Miss Joni,  nel 2016, è una signora che ha pagato duramente e in vecchiaia (credo sia del '1943) i pesanti attacchi di diverse malattie e, più recentemente, le conseguenze di un aneurisma cerebrale, in seguito al quale dopo un anno è ancora in riabilitazione.

Joni Mitchell, 2015
Joni Mitchell, 2015
Miss Joni è stata colpita, tra l'altro, in una stagione che l'aveva vista nuovamente alla ribalta per la presentazione di un quadruplo antologico, curato da lei stessa per un balletto basato sull'esplorazione dell'Amore, tema che Joni ha rivoltato come un calzino per 40 e più di carriera artistica.

lunedì 25 aprile 2016

Amore e delusione o qualche prima riflessione su Joni Mitchell

Joni Mitchell
Joni Mitchell 
Ho pubblicato ieri, domenica 24 aprile 2016, su Facebook tre o quattro canzoni di Joni Mitchell che ascoltavo mentre ultimavo l'editing del mio precedente post su questo blog.

Più blog real social cronaca di così, c'è solo la telecamera accesa :)

Cosa che mi terrorizzerebbe e alla quale preferisco il microfono, e se fosse possibile di notte.

Magari con una trasmissione o una serie di puntate radiofoniche imbastite di letteratura e arte musicale varia al femminile, materiale scritto e/o dedicato alle donne.

Senza limiti ideologici, senza chiese da difendere, come dovrebbero fare sempre le persone libere di andare incontro ai propri sogni, anche se o soprattutto se la loro strada dovesse mettere in squilibrio gli assetti della vita da cui questi sogni sono sorti.

Facile a dirsi, arduo da attuare soprattutto per la maggior parte delle persone la cui esistenza è così condizionata del nucleo familiare da non riuscire ad abbandonare un sistema relazionale che alla lunga da giardino di affetti può trasformarsi in una prigione.

domenica 24 aprile 2016

Un prospect per la mia attività di consulenza nel social marketing

social media marketing
social media marketing
La settimana scorsa ho incontrato un prospect ovvero quello che in potenza potrebbe diventare un cliente per la mia attività di consulenza nel social marketing.

E' un giovane avvocato il cui studio presta servizio anche per la gestione delle attività condominiali.

E i condomìni, di questi tempi, hanno molto a che fare con questo tipo di incontri.

Curo infatti, o cerco di capire come sostenere e promuovere sui social media, la pagina di un amico che si occupa di manutenzione per gli impianti condominiali.
Sono infatti convinto che nessuno sia escluso dalla possibilità di potere raccontare sul web la propria esperienza quotidiana sul lavoro, se se ne ha il tempo e la voglia naturalmente :)

Una cosa per volta, però :)

Torno a parlare dell'amico tecnico un'altra volta.

mercoledì 23 marzo 2016

Questa brutta versione del circo che sono i talent musicali non hanno rovinato la musica.

Ieri, 22 marzo 2016, in un post sui talent, mi "divertivo" (ma fino ad un certo punto) ad osservare i talent come un diretto sfruttamento industriale di un malessere relazionale della società.

Un disagio che troverebbe certamente altre vie di sfogo, se gli autori dei formati musicali per la tv non fossero giunti a mungere la vacca per primi e a protrarne i benefici effetti economici per così tanti anni. In tutto o quasi il pianeta.

Ma di questo ne ho già scritto, e quanto ho scritto è la mia visione sull'argomento.

Una visione orientativamente condivisa da critici, autori e intellettuali a cui una controparte più riformista contesta l'asservimento alle politiche del servilismo capitalistico o, per meglio dire, la registrazione di un'evidenza delle comunità ammansite dai "media di guardia".

martedì 22 marzo 2016

Perché credo che i talent show siano centri di riabilitazione


Un amico di Facebook ha postato una videointervista della webzine Fanpage.

L'intervistato è il noto e mai domito giornalista musicale Red Ronnie a cui l'autore della chiacchierata ha rivolto alcune domande sulle "perverse" dinamiche che regolano i rapporti tra artisti della musica e il complesso sistema industriale che avrebbe il compito di reggerne le sorti dalla fase di lancio sino al successo, cercando di sostenerlo, di nutrirlo fino a che è possibile :)

lunedì 25 gennaio 2016

Novità musicali da StereoBus

Tra gli artisti che ho conosciuto negli anni e che riesco a seguire anche attraverso Spotify, vi segnalo tre novità consegnatemi nella inbox della piattaforma
La prima è un nuovo pezzo dei DJ From Mars un team e una produzione italiana composto da un due Max Aqualuce e Luca Ventafunk.
Mi piacciono molto questi tipi di creazioni musicali, i mashups, derivanti dalla fusione di diverse fonti - canzoni, riff, loop eccetera grazie alle quali la novità è un qualcosa di realmente inedito.
Spesso si ironizza sulle abilità dei producer dj, ma vorrei vedere la maggior parte di coloro che se ne prendono gioco per ignoranza sapere gestire una gremita sala da  ballo con la stessa efficacia.
Vi propongo "Rolling in the Dip"


mercoledì 6 gennaio 2016

News dalle pagine FB amiche di StereoBus

Qualche notizia che mi ha colpito, scorrendo la bacheca della pagina FB di StereoBus.
Ve ne propongo qualcuna

Non solo Checco Zalone al cinema.
Qualcuno di voi lo è andato a vedere?
Posted by Wired Italia on Martedì 5 gennaio 2016
Insegnare musica nella scuola media è questione di creatività

Altro che flauti aulos
Posted by Rockit.it on Martedì 5 gennaio 2016
40 anni di Radio Popolare vanno ricordati e festeggiati!

Il video della festa per i 40 anni di Radio Popolare in piazza Gae Aulenti! Eccolo qui!E' certamente difficile...
Posted by Radio Popolare on Lunedì 4 gennaio 2016
Per il compleanno  del Maestro Miyazaky


Un vero maestro.(via DailyBest)
Posted by Rockit.it on Martedì 5 gennaio 2016

martedì 5 gennaio 2016

Live Popòdcast 2015 - la Playlist

In attesa della ripresa dei Popòdcast Live cioè dei live acustici ad illimitarte corredati da una breve intervista ai musicisti ospiti, vi ripropongo la playlist dell puntate che abbiamo realizzato l'anno appena conclusosi, il 2015.
Le puntate sono in tutto undici (11) e vedono protagonisti altrettante realtà artistiche del territorio italiano e campano.
StereoBus e illimitarte sa che ciascuno di questi artisti meriterebbe ben diversa attenzione.
Noi abbiamo mezzi e opportunità di divulgazione limitate.
Ma ciò di cui disponiamo lo condividiamo per permettervi di allargare i vostri orizzonti e cogliere qualche buona occasione per adottare uno di questi musicisti e portarvelo in giro come una vostra cara scoperta.
Gli artisti sono Milena Setola, Soulbahia, Chiodo Fisso, Sos Up, Capatosta, Gianluca Di Bonito, Joe Petrosino, i Wizard, i Nebra, Andrea Cassese e Luigi Mariano.
Per ascoltare una qualunque delle puntate, cliccate su "up next" in basso a destra e scegliete la puntata che desiderate.
Come scegliere e perché?
Milena Setola. Una cantante, una signora deliziosa di carattere. Generosa, un sorriso caldo e aperto come la sua musica di sapore mediterraneo e latino. She's got rhythm and a warm soul!


Soulbahia. Un trio frizzante diviso tra inediti latin pop e cover. Determinati, popolari, generosi nel gesto musicale. Se li trovate dalle vostre parti, come per Milena Setola, la serata è all'insegna dell'allegria, del bel canto (non in senso operistico) e della densa soavità.
Chiodo Fisso. Cambiamo genere rispetto ai precedenti musicisti e viriamo verso il blues rock viscerale. Capitanati dall'amico Claudio Cimmino, sono una band dal sapore vintage, dei militanti del suono grezzo e ad alto volume, del tasso alcolico elevato e di quel sapore di chi 50 anni fa era davvero "contro" con due note.
Capatosta. Una band funky soul capitanata da Geremia Tierno un high lander :) del genere. Fanno parte di quel genere di persone che sono abituate a salire sul palco e suonano. SUBITO. Sono la James Brown alike band del nostro territorio, ma con MOLTA più ironia :)
Gianluca Di Bonito. Un cantautore rocker genuino come le prime indimenticabili creature del rock 'n roll. Lui è un musicista da 45 a 2':30'', One idea, one shot, one man band. Sincero, passionale, u alieno a modo suo.
Joe Petrosino. Come Chiodo Fisso e i Capatosta, Luca Petrosino in arte Joe Petrosin & Rockammorra uniscono la grande enbergia da palco con la tensione per le cause civili. Evviva! Qualcuno ancora ci pensa. Dove c'è Joe ci sono le folle e tanta partecipazione e divertimento.
Wizard. Un power trio hard rock come ce ne sono pochi. A Napoli, poi solo loro. Vengono da lontano, sono una forza come poche. Una storia che racconterò presto nei dettagli
Nebra. Una piccola grande orchestra folk prog con frontwoman trascinante, tinaturneriana inclusa. Esoterismo, magia e simbologie misteriche me li hanno fatti associare ai Fairport Convention di Sandy Denny con i Led Zeppelin di ZOSO.
Andrea Cassese. Un cantautore che ho conosciuto alle prime armi diversi anni fa. Scrive acquerelli di vita in punta di voce e con il coraggio di una penna colta, ricercata, pignola. A StereoBus lo amiamo molto perché tiene la schiena dritta come pochi.
Sos Up. Li ho conosciuti a maggio del 2015 al Woodstock Arts & Music di Caserta. Poca gente, nessuno come al solito oggi nei locali. Ma loro come niente fosse, hanno intrattenuto i presenti con un live svelto. Belle canzoni, cioè molto di più di così. Poi una lunga chiacchierata sempre nel locale. Poi metto il cd nel lettore della macchina lungo la strada del ritorno verso casa. Una luna in cielo oleosa e loro, i Sos Up, che mettono il turbo al mio viaggio.









Luigi Mariano. Un cantautore gentile con il dono della melodia popolare e l'orgoglio delle sue radici. Pugliese di nascita, romano di adozione. Apprezzato e amato da tutto l'ambiente musicale, Luigi si dichiara fieramente allievo di un grande Maestro, Giorgio Gaber. E' un signore dell'understatement, della testimonianza non urlata. Malinconico e caustico quel tanto che basta per sapere che il tempo che ci regala è come lui. Asincrono :)