domenica 10 settembre 2017

The Magnetics, "Jamaican ska" , 2017

The Magnetics - Jamaican Ska
The Magnetics - Jamaican Ska
Ho ascoltato, con molto piacere e ripetutamente durante la settimana, un album di ska/rocksteady/reggae de The Magnetics , cd che l'amico Richard Milella/Le Parc mi ha suggerito per l'attività di promozione, divulgazione che svolgo dai miei mezzi di comunicazione.

Le proposte di Richard sono generalmente interessanti per la qualità dei rapporti con gli operatori del settore musicale che, la sua lunga esperienza come esperto di ufficio stampa, gli ha permesso di tutelare.

Ho voluto aprire questo mio post con questa premessa perchè nel corso della mia esperienza di appassionato di musica, prestato da sè stesso ad un volontariato indipendente per la divulgazione musicale, ho imparato ad osservare quanto conti, nella filiera che traghetta un prodotto musicale non di mainstream accattivante, coinvolgente, autentico, certa generosità emotiva, certo entusiasmo di vecchio stampo, avulsa dall'eccesso di strategie marketing di cui molti progetti indipendenti sono circondati.


Alla fine ascoltiamo musica, scritta e suonata per scatenare una qualunque forma di coinvolgimento da parte di chi la ascolta e non soluzioni retoriche per attirare consenso sui social.

Ad esempio questo lavoro de The Magnetics in uscita in cd e in vinile alla fine del mese di settembre 2017 e intitolato "Jamaican ska" suggerisce in poco meno di 34' di ascolto un senso di spiccato divertimento da parte dei musicisti, tutti provenienti da esperienze radicate nel generi proposti.


Dodici pezzi veramente da sballo, immediati, adatti ad una festa colorata e profumata di erbe rollate, suonati in diretta da Mr. Olly Riva e Mr Massa degli Shandon, band di Bergamo di cui ignoravo l'esistenza fino a 7 giorni fa (La pagina FB ha oltre 13000 fan) ma che oggi significa la mia attesa per un loro live su Roma o su Napoli. A quando non si sa, però.

"Jamaican ska" mi ha colpito per il suo suono, molto "umido" tutto concentrato sulle frequenze medie come accadeva quando la musica contava più delle sofisticazioni da studio.

Il disco è in monofonia oltretutto, il marchio di fabbrica delle tecnologie di produzione di sala che fino al 1968 in Europa hanno permesso a noi di sentire musica su vinile.


E che in Giamaica ha continuato ad essere lo standard di produzione per gran parte degli anni settanta.

Non ho molto altro da dirvi per convincervi ad ascoltare questa novità se non dirvi che The Magnetics non sono affatto una tribute di ska/rocksteady/reggae, cioè non sono "a rimorchio" di un genere, non sono dei provincialoni all'italiana che fanno i diplomati certificati in un determinato sound, NO!

Loro pensano e quindi suonano questo linguaggio, loro SONO ska/rocksteady/reggae!
Sono autentici.

Insomma, nonostante il brutto tempo di questo inizio di settembre, dalle parti de The Magnetics l'estate non è affatto finita.

Mauro Boccuni

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