giovedì 6 settembre 2018

Viaggio di una vita attraverso i vinili - Giorno 01


Comincio oggi, da questo post, una sorta di diario personale raccontato attraverso i miei vinili.
O forse solo quei vinili che hanno qualcosa da rammentarmi, vedremo come andranno le cose.

I post che scriverò sono implicitamente scritti per essere letti, nel senso che immagino un mio potenziale interlocutore.
Ma questo interlocutore assomiglia al militante radiofonico di una emittente di nicchia, una nicchia forse di quartiere o addirittura di condominio.
Però è certamente una persona con cui ho un rapporto continuativo, non episodico e con cui mi intrattengo come se fosse un iscritto ad un'associazione culturale, un'altra delle mie grandi passioni :)


Paul Simon, "One trick Pony"
Paul Simon, "One Trick Pony", 1980
Ciò detto, svelato e sottoscritto :) comincio questa iniziativa partendo da un vecchio album di Paul Simon, "One trick Pony" del lontano 1979 o '80. Per scelta, voglio affidarmi solo ai miei ricordi, a quei cassetti della memoria dove la polvere in parte si è posata, in parte ancora no, semplicemente perché li frequento sovente per ragioni che potrebbero venire fuori nel racconto stesso.

Paul Simon, "One Trick Pony", 1980, retro
Paul Simon, "One Trick Pony", 1980, retro
"One Trick Pony" è un disco - noi li chiamavamo dischi, non vinili per ovvi motivi di mancato confronto con supporti ancora da venire - dicevo è un disco che ho comperato a Caserta, quando abitavo lì dopo il trasferimento da Ivrea nel 1978 con tutta la famiglia.

Mio padre lavorava all'Olivetti di Marchianise, nuovi incarichi, nuove esperienze di vita imposte a tutti. Oggi scrivo "imposte" perché, con il senno di poi questi perenni spostamenti di casa e città, quasi ogni lustro, lasciavano tracce di latente nevrosi da riadattamento ai nuovi ritmi delle compagnie locali con cui mi toccava integrarmi nuovamente.
E non sempre erano indolori. Ma questa è un'altra storia.

Insomma, forse sarà stato l'ultimo anno di liceo quando è uscito questo album di Simon che ho rincorso ogni giorno, alla fine delle lezioni scolastiche, allungando il rientro a casa per avere la prima copia direttamente dal mio spacciatore di dischi casertano, il mitico grande unico Gaetano!

Oggi, Gaetano non c'è più, ma io lo ricordo come fosse di fronte a me, in questo preciso momento.
Lui e il suo buco di negozietto dietro i giardinetti di una delle piazze principali della città.
Entravi e sulla sinistra, gli espositori dei dischi di repertorio, il magazzino in bella vista, in parole povere, da cui tutti imparavamo l'ABC di chi era chi, dove e quando, spesso comprando, molto più spesso sostando per delle mezz'ore a leggere le note di copertina, ad annusare l'odore della plastica o degli inchiostri ancora sensibili all'olfatto, nonostante gli anni o solo i pochi mesi passati negli scaffali :)


Gaetano sapeva di queste abitudini, anzi li favoriva, perché ad occhio e croce, dalla mia classe ne passavano oltre a me, almeno altri cinque o sei.
Moltiplicati per tutti gli aggregati sociali dell'epoca, è semplice tirare un calcolo di cosa potesse significare un negozio di dischi: era un ritrovo dal quale uscivamo proiettati sugli orgasmi che avremmo provato una volta tornati a casa: ciaomammasihofattoicompitisennòdopocenapoichilosentetuopadresiciaomauroabbassaquelvolumesennòtelibuttodalbalconechepallevoglioandarmeneviailprimapossibile!

Stereo, cuffia, disco sverginato dalla busta che si elettrizza, profumi di diossine sane di stampa, luci basse, start del piatto, puntina che salta nel primo dirupo che trova nel solco iniziale e...ciak, Musica fai quello che vuoi di me, portami altrove! 

"Greatest hits, etcetera...", Paul Simon, 1977
"Greatest hits, etcetera...", Paul Simon, 1977
"One Trick Pony" arrivava in casa mia certamente dopo l'acquisto del GHits, 1976 o '75 del Maestro Simon dal titolo "Ghits etc..." perché, da par suo, Simon, richiesto di rimpolpare i recenti successi di Still Crazy after all these years dell'anno precedente o in corso, aveva acconsentito alla richiesta di un precoce GH, dati i suoi relativi recenti inizi della carriera solista, e aveva deciso di inserire due nuove impressionanti canzoni "Slip slidin' away" e "Stranded in a limousine".
Un'operazione, questa dell'inserimento di due tracce inedite in un GHits, del tutto inusuale per le strategie discografiche del periodo, abituate a stabilire LORO il come ed il perché di questo sfruttamento commerciale del repertorio musicale, senza avere bisogno di chiedere alcunchè all'artista.

Noto che il post si sta inevitabilemte allungando, rendendo la lettura faticosa. Forse.
Ho ancora una vita da raccontare. Ci risentiamo alla prossima, perché domani sono impegnato altrove.
A bientot :)

Mauro Boccuni, 6/09/2018, Aprilia (Lt) 

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