mercoledì 15 febbraio 2017

La mia febbre dei sabato sera di 40 anni fa - parte 1

John Travolta In una sequuenza del film "La febbre del sabato sera"
John Travolta In una sequuenza del film "La febbre del sabato sera"
Ho letto che oggi, 15 febbraio 2017, ricorre il quarantesimo anniversario dalla pubblicazione della colonna sonora del film "La febbre del sabato sera" cioè "Saturday Night Fever".

E' stata una stagione di cui ho un ricordo molto vivido e chiaro, complici i miei 14 anni ossia un'età in cui si comincia a mettere i piedi per terra dopo la pre adolescenza.

Senti il corpo che cambia, lo vedi e ti accorgi improvvisamente anche di cose, persone e soprattutto stati d'animo a te noti prima, ma di cui non avevi ancora fatto esperienza diretta.

Castello di Ivrea
Castello di Ivrea
Nel mese di settembre del 1976, abitavo a Ivrea e avevo cominciato il ginnasio.

L'inizio dell'anno scolastico era stato pessimo, anzi decisamente traumatico, abituato, com'ero stato alle medie, a ricevere ottime nonché regolari lezioni a scuola, seguite da un tre ore al massimo di ripassi, esercitazioni o lavori di gruppo assieme ai miei compagni di classe.


Caddi miseramente su una prima interrogazione di storia e quella gentildonna della professoressa di latino, storia e geografia cominciò a bullizzare me ed altri compagni di classe per tutto l'anno scolastico.

Mi cadde il mondo addosso!

Pane e Nutella
Pane e Nutella
E quella strada prima piena di gioia fanciullesca, fatta tutta di "pane e nutella" si ingrigì irrimediabilmente in un deserto di spleen wertheriano...

Improvvisamente mi osservavo per quello che non mi ero mai intravisto: un fantoccino figlio di mamma, frignone, debole, introverso, storto, grasso con i piedi nel fango, colpevole di tutto. Insomma, una tipica vittima del mondo di quattordici anni!

The Beatles
The Beatles
Fortuna che Sorella Musica non mi abbandonava, anzi! Proprio all'inizio del mese di settembre del 1976, mia madre mi aveva regalato due LP dei Beatles. In realtà, uno solo di questi lo era, l'altro era "Imagine" di John Lennon perché "a lei (Mia madre) piaceva tanto".

Andavo anche a lezioni di chitarra classica da qualche anno, mi piaceva, studiavo con profitto e regolarità. Lo avevo fatto durante il "periodo magico" dei tre anni delle scuole medie, perché questo idillio con lo strumento non avrebbe dovuto proseguire verso chissà quali altre mete?

Purtroppo si interruppe anche questo idillio perché i troppi ormoni mi facevano l'effetto di una droga endogena, non ero più docile come prima e l'establishment degli adulti di famiglia mal tollerava questa novità. Non si è preparati all'idea che i figli crescano, è capitato ai miei e poi capitato a me e a Loredana.

Chitarra classica
Chitarra Classica
In breve tempo, io e l'amico Emanuele con cui dividevo l'interesse per lo chitarra venimmo dirottati verso quello che i nostri genitori ritenevano una scuola più degna per noi, il Liceo Musicale di Ivrea distaccamento del più nobile Conservatorio di Torino.

Ca va sans dire che non erano le scuole di musica a potere fare la differenza con noi, me e l'amico, bensì un "non si sa mai bene cosa" detto però con modo dagli adulti. Ma gli adulti crescono con noi soprattutto quando tu sei il primo figlio e quindi tu, povero figlio, ti becchi tutti gli errori dell'esperienza!

Carlo Goldoni
Carlo Goldoni
Scuola e chitarra quindi erano diventati una noia, seccature a pacchi... però, TA DA!, la mia febbre del sabato sera erano la Musica con i Beatles, ma anche le mie amate amiche/compagne di scuola e una bella esperienza in un collettivo teatrale con cui portammo in scena nelle scuole una versione di una commedia di Goldoni.

Ah, le ragazze, come mi sembravano indispensabili! IO poi sceglievo già le compagnie "scomode", quelle che sentivano di dovermi catechizzare con le loro scelte di vita.

Elena gaberdariofofrancarameguccinietantatanta JANISJOPLIN di cui portava gli occhiali tondi colorati gialli.

Aveva i capelli a coda di cavallo, a scuola andava bene senza eccessivi clamori, ma mi sembrava che dicesse cose molto intelligenti solo perché erano diverse da quelle che circolavano nel mio KGB familiare.

Infatti, mia madre, STASI Direktor, venuta a sapere di questo mio interesse con cui mangiavo tanti gelati e altre cosucce, vedendomi ingrassare e diversamente felice, volle conoscerla.

Se solo i genitori imparassero a tenersi lontani dagli adolescenti nella fase delicatissima della loro educazione sentimentale!

E' la prima volta che uso questo blog come un diario per raccontarmi. Un blog E' un diario ed è più interessante di un social, per dire la verità.

Devo aggiungere altro, ma è ora di chiudere questo post.

Mauro Boccuni




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