domenica 7 giugno 2015

Memorie e Playlist - Attenti ai lupi (soprattutto quando c'è luna piena), XL/La Repubblica

Illustrazione Ale Staffa (Agit/Prop)
Illustrazione Ale Staffa (Agit/Prop)
Qualche  giorno fa, il 1 giugno 2015, ho pubblicato un post con la prima della tante playlist realizzate da Emiliano Coraretti per la rivista XL di Repubblica.

Ho tanto di quel materiale in formato cartaceo e così poco posto dove conservarlo che preferisco renderlo pubblico sul mio blog, offrendolo come testimonianza di una stagione editoriale, e di costume degli ultimi dieci anni di vita della cultura musicale in Italia.

O per essere precisi, della rappresentazione della cultura musicale osservata dalle redazioni di XL e del Rolling Stone Italia,  due riviste di mainstream a cui ho sempre preferito dare retta rispetto ai club esclusivi :) della cosiddetta cultura alternativa di altre aree giornalistiche più ideologiche ed esteticamente nevrose come "Il Mucchio Selvaggio", "Rumore", "Rockerilla" e altre realtà similari.


Proposte editoriali colte, di ricerca, raffinate nella volontà di scavalcare i canoni tradizionali in cui la nostra provincia ha trascinato il rock e i suoi derivati.

Ma ree (a mio parere :) ) di una diffidenza preconcetta verso tutti i segnali che identificassero una forma di affermazione popolare della band o dell'Artista, segnali a partire dai quali i giornalisti cominciavano a fare altro scouting tra forme musicali o cinematografiche per pochi eletti.

Ecco IO il concetto dell'Arte che per essere tale deve parlare a "pochi eletti" lo aborro.

Mi ricordo di un episodio che una decina di anni fa mi confermò quanto ho scritto.

"Ray of light", Madonna 1998
"Ray of light", Madonna 1998
Un mio ex collega. che addirittura si poteva definire un esegeta  di queste riviste, sapendo che seguivo Madonna con cognizione di completezza, di analisi critica e di viscerale passione, mi disse con fare compiaciuto che "Ray of light" l'album del 1998, prodotto da William Orbit era stato giudicato da non sa quale di queste vestali delal carta stampata di settore uno degli album "concettualmente" migliori della performer statunitense.

Come a dire, se il noto critico delle riviste per "pochi eletti" lo ha inserito nella classifica della "nobile rivista, quasi un libro" :) Madonna deve essere "qualcuno".
Anche se grazie a Orbit, per la precisione.

Io precisai che non mi era indispensabile la conclamazione pubblica di un vate pennivendolo per apprezzare un'Artista il cui contributo, se non fosse stato per la scoperta tardiva di un criterio fondante di tutta la produzione della performer cioè il sound designer,  avrebbe continuato ad essere ignorato dagli adepti del "Dimmi, o Maestro, cosa mi deve piacere questo mese per non sembrare cheap nel mio ambiente!"

Tornando alla playlist, questa è quella dedicata ai lupi mannari pubblicata in occasione dell'uscita del film "Wolfman" del 2010.



Il titolo della playlist è "Attenti ai lupi (soprattutto quando c'è luna piena)"


I quindici autori/pezzi scelti da Emiliano Coraretti sono i seguenti:

  1. A wolf at the door, Radiohead
  2. She wolf, Shakira
  3. Hungry like the wolf, Duran Duran
  4. Run with the wolves, Prodigy
  5. You can't see the forest for the wolves, Funeral for a friend
  6. Wolf song, Patrick Wolf
  7. Wolves, Iron&Wine
  8. Attenti al lupo, Lucio Dalla
  9. Cry Wolf, A-HA
  10. Wolves, Lower, R.E.M.
  11. Peter and the Wolf, David Bowie
  12. Boy cried wolf, Patti Smith
  13. I lupi, Ivan Graziani
  14. Someone's in the wolf, Queens of the Stone Age
  15. Coda di Lupo, Fabrizio De Andrè


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