mercoledì 22 aprile 2015

Emidio Clementi - Notturno Americano, 2015

Vi parlo brevemente di questo gioiellino di compostezza, compassione e delirio umano dal titolo "Notturno americano" a cui Emidio Clementi, cantante dei Massimo Volume e scrittore di libri, ha dato vita per ripercorrere una sorta di trasfert psicologico che lo lega alla figura dello scrittore Emanuel Carnevali.

Carnevali è un autore italo americano semi sconociuto ai più che Clementi ha conosciuto per caso quando più di venti anni fa un avventore di un ristorante bolognese gli lascia una copia del primo libro "Il primo Dio" con la scusa che tra le confessioni del musicista italiano e quelle riportate nel volume dello scrittore vi erano molte analogie.

Emidio Clementi fa di Carnevali una ossessione accompagnandolo a sè come un alter ego per esaminare la propria storia personale fino a cantarlo nella canzone "Il primo Dio" compresa nell'album "Lungo I Bordi" del 1995 dei Massimo Volume e infine a raccontarlo in un gioco di specchi nel volume "L'ultimo Dio" in cui Clementi e Carnevali giocano ad osservarsi e a scrutarsi.


Il lavoro di cui vi sto parlando "Notturno americano" è un reading letterario di scritti dello stesso Clementi e di Carnevali. Clementi è la voce recitante, mentre due componenti dei Giardini di Mirò, Corrado Nuccini ed Emanuele Reverberi lo accompagnano alle chitarre, al violino, alle trombe, all'organoe alle programmazioni.

Carnevali/Clementi nel reading racconta il destino degli esuli da sè stessi, pratica una sorta di messa senza assoluzione a cavallo tra disperazione, sopravvivenza e una mediazione tra resistenza e dissoluzione.

"Notturno americano" è un racconto blues di un uomo partito da Bologna nel 1914 per il Grande Sogno americano e naufragato sulla sordida strada di un sistema che non fa sconti alle classi più povere, trasformandole in eserciti di schiavi soli e senza lacrime, immolati alla causa del loro paese.

"Notturno americano" giunge in questi giorni proprio a farsi eco, voce e colonna sonora della tragedia di chi riesce ad arrivare all'apparenza ancora essere umano sulle nostre coste, profugo di guerra e delle violenze dei suoi simili diversamente disperati.

Emidio Clementi ha realizzato un lavoro che mi auguro di potere seguire dal vivo, magari gustandomi la performance con il superlativo lavoro grafico di Gianluca Costantini che accompagna il cd.


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