giovedì 16 aprile 2015

Napoli in Treatment: una terapia/fiction di gruppo applicata ad una città

Diversi anni fa, quando ancora mi occupavo per professione di formazione multimediale interattiva, io e i miei colleghi passavamo parte delle nostre sedute di "psicoterapia di gruppo" (leggasi, di progettazione formativa) a trovare le metafore migliori per veicolare i valori fondanti per rendere accettabili i comportamenti e le competenze, richieste ai responsabili oggetto delle sedute di training.

Napoli in treatment . immagine dai titoli di testa
Napoli in treatment . immagine dai titoli di testa
Di fatto, tutto sto preambolo per presentarvi la scelta meta comunicativa di "Napoli in Treatment" un progetto di fiction/reality con cui un gruppo composito di professionisti afferenti all'area della  psicologia, quella dello spettacolo, quella della comunicazione audiovisiva e quella dei media con l'aiuto del Banco di Napoli hanno voluto mettere idealmente sul lettino dello psicoanalista nientemeno che Napoli.


O meglio Partenope. Per 20 puntate di quattro episodi di un minuto ciascuna, la voce della città e il Dott. Antonio Cimone psicologo e psicoterapeuta si incontrano per affrontare i sintomi che rendono questa città incapace di resistere a sè stessa. nonostante le prove secolari.

Immagini dal set di "Napoli in treatment"
Immagini dal set di "Napoli in treatment"
Partenope non si arrende, si reca spontaneamente da un medico, accetta di sottoporsi al dubbio delle sue convinzioni come una madre che per la prima volta nella Storia umana ha bisogno della mano dei suoi figli per riprendere un cammino, faticosamente ridotto a zoppìo, per non dire addirittura a paralisi e a nebbia oculare.

Il dott. Cimone la fa accomodare e come primo compito la invita a chiamare allo studio più cittadini possibile.

Immagini dal set di "Napoli in treatment"
Immagini dal set di "Napoli in treatment"
La terapia è di gruppo e un buon inizio consiste nel rompere la furba (ndr: l'aggettivo è di chi scrive) diffidenza che separa la cittadinanza, nelle sue varie espressioni, dalle istituzioni.

Questa la sintesi dei primi quattro corti da un minuto che i napoletani vedranno programmati attraverso i monitor di Videometro dai prossimi giorni.


Pierfrancesco Borruto e Roberta De Martino sul set di "Napoli in treatment"
Pierfrancesco Borruto e Roberta De Martino sul set di "Napoli in treatment"
L'idea realizzata dal team sopracitato e "capitanato" dalla psicologa e psicoterapeuta Roberta De Martino nonchè autrice del progetto è stata diretta dai videomaker Angelo e Pierfrancesco Borruto.

Il format vede la partecipazione della voce di Partenope interpretata da Rosaria De Cicco e di Francesco Mastandrea nei panni del Dott. Cimone.

Non ci resta che attendere gli esiti di questo esperimento che nel corso delle settimane vedrà sedere sulle sedie dello psicologo imprenditori, artisti, artigiani, cittadini e volontari allo scopo di fornire occasioni per tentare di dipanare una matassa che forse Partenope deve solo accettare senza lasciarsi sopraffare dall'apparente incongruità delle catene montuose di monnezza che accarezzano la stereotipia da cartolina di Napoli.

Mi rimane un dubbio che la fiction nel suo svolgersi mi rilancerà e che mi accomuna alla constatazione di Partenope: accettiamo pure l'idea che la monnezza abbia una sua apparente bellezza. Però il fetore continua a sentirsi?

Continuerò a scrvervi di questa iniziativa perché penso di avere qualcosa da raccontare al dott. Cimone.

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