domenica 3 maggio 2015

Woodstock Live & Neapolis Sound: riflessioni su due serate di Amicizia & Musica

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Ieri sera, 2 maggio 2015, si è concluso l'evento "Woodstock Live & Neapolis Sound" organizzato  dall'amico Claudio Cimmino del Collettivo Insorgenza Musica con la collaborazione del locale Woodstock Arts & Musica di Caserta e Stereobus di illimitarte, rappresentato dal sottoscritto che ha introdotto i musicisti alternatisi sul palcoscenico con dettagli sul (possibile?) rapporto tra la compilation Neapolis Sound e il festival svoltosi a Woodstock, USA dal 15 al 18 di agosto del 1969.









Gli ipotetici agganci logici sono il pluralismo di generi e di stili musicali esibitosi ieri sera così come nella rassegna americana.

Con la differenza, apprezzata ieri sera durante i tanti cambi di palcoscenico, che la nostra cultura mediterranea e italiana in particolar modo, proprio a cavallo tra la fine degli anni '60 e il decennio che stava per cominciare, premeva per una effettiva disponibilità popolare ad accogliere le esperienze artistiche di incontro, di fusione e di trasformazione linguistica a cui si deve l'affermazione internazionale della fase matura del rock a livello internazionale.



E' riconosciuto storicamente che fu il pubblico italiano e in minor misura,e a seguire, altre "orecchie" europee ad apprezzare e sostenere senza la minima riserva la scommessa dei vari aspetti che la versione più colta del rock andava assumendo in Inghilterra.

Napoli in particolare e tutto il territorio campano permettono ancora la coabitazione feconda della tradizione folclorica, del repertorio della canzone d'autore a cavallo tra 19° e 20° secolo, l'hip hop nelle versioni più integrate e pop così quella più accesa e diretta delle periferie metropolitane, il neomelodismo, il cantautorato, il pop rock, il rock blues , l'hard rock, l'heavy metal, i gruppi di techno e di elettronica.

Non dimenticando tutte le soluzioni più o meno riuscite di mediazione stilistica tra le tradizioni del grande bacino del mediterraneo e le pulsioni dei ritmi e dei suoni globalizzati.

E tutto questo accade in Campania, con diverse percentuali di penetrazione e di qualità di maturazione nelle cinque province.

Neapolis Sound è una fotografia imperfetta come tutte le inquadrature di quelle realtà che i coordinatori sono riusciti a convincere a partecipare all'iniziativa.


Nonostante ciò, è una buona occasione, un buon motivo per spendere del tempo ad ascoltare il valore dell'urgenza espressiva a cui danno vita i 24 musicisti dei due cd, 18 dei quali - i 2/3 quindi :) - hanno aderito all'evento al Woodstock di Caserta.

Ieri sera si sono esibiti i seguenti musicisti:

  1. i Calatia Ensemble,
  2. gli Afterclay,
  3. i Sistema,
  4. i Nebra,
  5. Gianluca Di Bonito,
  6. Chiodo Fisso,
  7. Chestè,
  8. Capatosta clochard edition




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